Diagnosi e certificazione dei DSA
- Gisella Floris
- 22 gen 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Cos'è la certificazione DSA?
La certificazione DSA è un documento tramite il quale viene diagnosticato uno o più disturbi specifici dell’apprendimento, come dislessia, disortografia, disgrafia o discalculia. La diagnosi DSA è quindi presente all’interno del documento, ma come vedremo di seguito, non è l’unica informazione riportata.
Cosa c'è scritto al suo interno?
Anamnesi. All’interno della certificazione DSA oltre alla diagnosi, troviamo una raccolta anamnestica approfondita del paziente, questi dati sono una sorta di presentazione della storia e dello sviluppo del bambino. Si riportano ad esempio le caratteristiche dell’andamento della gestazione, se ci sono state difficoltà durante o successivamente al parto. Se e quanto sono state rispettate le prime fasi di sviluppo linguistico e generale del bambino (com’è andato lo svezzamento, quando sono comparse le prime parole, quando e se c’è stato gattonamento ecc).
C’è poi una parte di osservazione generale in cui troviamo le informazioni relative a com’è andato il percorso di valutazione con i punti di forza e le aree che necessitano di essere potenziate. In questa sezione emerge l’atteggiamento tenuto dal bambino durante la valutazione, come ha gestito le prove e il tempo passato con il terapista.
Visite già effettuate. Vengono riportare le visite che il bambino ha già affrontato (pediatriche, otorinolaringoiatriche, neuropsichiatriche ecc) e tutta la documentazione che è stata prodotta dai medici di riferimento.
Valutazione del livello cognitivo. Tra i risultati finali di queste prove c’è Il QI (Quoziente Intellettivo) ma non è l’unica area indagata, vengono infatti esaminate capacità relative ad: attenzione, memoria, percezione, ragionamento logico-deduttivo e astratto.
Valutazione delle abilità scolastiche. Il professionista valuta le capacità del bambino tramite prove che indagano le aree di apprendimento quali: lettura, scrittura e abilità matematiche. Le prove vengono valutate ed esaminate riportando il livello raggiunto dal bambino, specificando eventuali aree di fragilità.
Indicazioni per la scuola. In questa sezione vengono segnalate le misure compensative e quelle dispensative delle quali, in base a tutte le informazioni raccolte, è possibile avvalersi.
Proposte d’intervento. Qui vengono specificate le proposte per un trattamento riabilitativo e le aree da potenziare.
Note generali di possibili norme da seguire per supportare al meglio le difficoltà riscontrate.
Aggiornamento. Le indicazioni rispetto a quando aggiornare la certificazione e in generale quando effettuare un nuovo controllo per monitorare le difficoltà rilevate.
Chi può redigere una certificazione DSA?
La certificazione DSA viene redatta da una èquipe composta da: logopedista, psicologo, neuropsichiatra infantile (NPI). In Lombardia si può fare presso:
i reparti di Neuropsichiatria Infantile e nei centri convenzionati con il Sistema Sanitario Nazionale
gli studi privati con èquipe autorizzata dall’Ats per effettuare diagnosi DSA. I criteri per costituire un’équipe autorizzata è necessario è necessario attestare le competenze dei soggetti coinvolti nell’equipe (psicologo, neuropsichiatra infantile e logopedista).
A cosa serve la certificazione?
La certificazione DSA è un documento valido ai fini scolastici, tramite il quale la scuola prende atto della diagnosi di DSA e può predisporre la stesura di un Piano Didattico Personalizzato (PDP). Serve inoltre in qualsiasi altra situazione in cui si rende necessario certificare la presenza di un DSA e ottenere misure compensative e dispensative come ad esempio durante i test di ammissione universitaria.
Quando va aggiornata?
La diagnosi DSA è valida per sempre, è utile però aggiornare la certificazione seguendo le indicazioni presenti all’interno del documento. In generale però è indicato, come da normativa (Conferenza Stato-Regioni sui DSA):
Al passaggio da un ciclo scolastico all’altro e comunque, di norma, non prima di tre anni da quello precedente.
Ogni volta che si ritiene necessario modificare l’applicazione degli strumenti didattici e valutativi (segnalati dalla scuola o su iniziativa della famiglia).
In generale nel caso di una rivalutazione è sufficiente la sola presenza di un neuropsichiatra infantile o uno psicologo il quale valuterà caso per caso la necessità di coinvolgere le altre figure professionali dell’équipe.
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