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Gisella Floris

Mio figlio pronuncia male alcuni suoni, quando portarlo dal logopedista?


La logopedia è intanto quella branca della medicina che si occupa di tutti gli aspetti del linguaggio e di tutte le eventuali problematiche ad esse collegate. Il campo di applicazione del logopedista è molto ampio e si rivolge ad adulti e bambini, nel primo caso si occupa infatti di problematiche quali disfonie, cordectomie, gestione dei post interventi di laringectomia oltre che delle problematiche che possono insorgere dopo traumi cranici, ischemie o con il sopraggiungere di malattie neurodegenerative.


Per quanto riguarda l’età evolutiva il logopedista si occupa di: autismo, disturbi cognitivi, difficoltà di acquisizione del linguaggio che possono riguardare la pronuncia di alcuni suoni, la balbuzie;  in età scolare poi, prende in carico tutti i disturbi dell’apprendimento (lettura, scrittura e competenze matematiche). 


Oltre a questo il logopedista si occupa di tutte anche di tutte le problematiche organiche legate alla deglutizione e allo sviluppo oro-facciale.


Il panorama è quindi molto ampio, ed è per questo che ci concentreremo sulla logopedia indirizzata alle difficoltà di acquisizione di alcuni suoni del linguaggio cercando di rispondere alla domanda iniziale: “se mio figlio pronuncia male alcuni suoni, quando devo rivolgermi ad un logopedista?”.


Prima di tutto è necessario sottolineare che per ciò che concerne l’acquisizione e il relativo controllo delle abilità linguistiche, ogni bambino sviluppa le proprie competenze a un ritmo unico, e le differenze individuali sono del tutto normali. Tuttavia ci sono alcuni elementi da non sottovalutare.


Alcuni campanelli d’allarme


Come detto in precedenza è normale che i bambini piccoli possano avere qualche incertezza nei primi anni di sviluppo del linguaggio, tuttavia alcuni di questi spunti potrebbero suggerire di considerare l'intervento di un logopedista:


  • Articolazione inconsueta. Problemi di pronuncia o difficoltà a formare suoni specifici possono essere indicatori di possibili difficoltà di eloquio.

  • Limitata Varietà di Parole. Il vocabolario del bambino sembra limitato o potrebbe esserci una difficoltà nel combinare parole per formare frasi, tenete presente che le linee guida indicano che un bambino di un anno e mezzo dovrebbe saper pronunciare almeno 50 parole.

  • Difficoltà nella Comunicazione: Se il vostro bambino fatica a esprimere i propri bisogni o a comunicare in modo efficace, potrebbe essere utile cercare l'opinione di un logopedista


Alla luce di questi elementi bisogna sottolineare che non è insolito che molti bambini che hanno iniziato a parlare tardi, i cosiddetti “parlatori tardivi” poi recuperino spontaneamente le difficoltà. Molti di loro però potrebbero aver bisogno di un aiuto esterno che li supporti, in modo da ridurre l’eventualità di maturare un ritardo del linguaggio e un successivo disturbo. Un intervento precoce e mirato in età prescolare riduce questa eventualità oltre a garantire al bambino i giusti strumenti per l’ingresso a scuola. Questo perché difficoltà linguistiche e di manipolazione del linguaggio potrebbero, in età scolare, incidere negativamente sull’acquisizione dei processi di lettura e scrittura. 


Se avete notato alcuni di queste difficoltà potrebbe essere utile effettuare una prima visita da un logopedista, in modo che possa darvi il proprio parere personale e indirizzarvi al meglio sui passi successivi.

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